lunedì 29 luglio 2013

Pasta alla Crudaiola

Siamo in estate, lo so! Oggi però il caldo è davvero troppo. Avevo sperato in una estate non torrida come le precedenti; fino a un paio di giorni fa così è stato; di giorno in spiaggia e di notte si dormiva perfettamente senza un goccia di sudore. La pacchia è finita ed è finita nel modo peggiore, tutto ad un tratto mi sono ritrovata con tutto quello che volevo evitare. Anche l’appetito si fa desiderare e si cercano solo cose fresche e che non implichino sforzi nel preparare, nel mangiare e, soprattutto, nel digerire. La scarsa voglia di stare vicino ai fornelli ha contribuito a far si che si decidesse per una preparazione quasi fredda. A ben pensarci la si definirebbe un’insalata di pasta, ma non so per quale motivo la Crudaiola per me non rientra in questa categoria.

Raccoglie in se tutto quello che questa generosa terra offre di meglio, è come un inno alla Puglia e alle sue tradizioni e produzioni.


Questo in immagine è un ulivo ultra centenario. All'interno del tronco ci possono stare sedute comodamente 2 persone.


L’ulivo, una pianta che in questa terra, a volte inospitale, riesce non solo a sopravvivere, ma dona il suo frutto in tale quantità e qualità da poter ricavare un olio di qualità pregiata con delle buone caratteristiche organolettiche. Sempre più presenti sono le aziende olearie che producono un buon olio bio.



Pasta alla crudaiola  (dosi per 4 p.)


Ingredienti.
300 gr penne
600 gr. pomodori maturi
1 spicchio d’aglio
Olio di oliva extravergine
Basilico
4 cucchiai di cacioricotta

mercoledì 24 luglio 2013

Faccio lo yogut in casa

Si! ci risiamo, quest'anno pensavo d'essermela scappottata invece...
Da un pò di mesi avevo deciso di acquistare già pronto lo yogurt per il consumo familiare. Dopo un attimo di esitazione misto a sorpresa ho visto che in famiglia si erano adeguati alla novità. Il mio entusiasmo però ha avuto vita breve ed ha dovuto cedere irrevocabilmente il passo alla dura realtà:"mamma, ma quando ci prepari il tuo yogurt, è molto meglio di questo, non capiamo perchè devi sempre comperarlo quando lo possiamo fare in casa ed in quantità maggiore" . Appena avuto un cenno di assenso sono subito andati a comperare il latte "mi raccomando Alta Qaulità" e un vasetto di yogurt freschissimo come starter per il nuovo yogurt.
A quel punto mi sono preparata con: pentola in acciaio con fondo spesso che contenga 1,5l. di latte in modo molto comodo, perchè qualora dovesse sorprendermi con una bollitura improvvisa riesco a recuperalo, il termometro, un cucchiaio per rimestare e la yogurtiera che per un pò ha goduto di un meritato periodo di ferie.


Yogurt



Ingredienti
1,5 l. latte
2 cucchiai da minestra di yogurt

martedì 23 luglio 2013

Crostata di nectarine - Pasta Frolla

Basta un pomeriggio bigio bigio, un acquazzone estivo che rinfresca l’aria e subito viene il desiderio di coccolarsi con un dolce e una tazza di aromatico tè, se poi si è in compagnia il momento diventa perfetto.

In casa ho sempre l’occorrente per una pasta frolla, ho anche due belle pesche nectarine e decido di fare una crostata di pesche, so che è sempre molto ben accetta quindi mi metto all'opera. Confesso che per me è molto piacevole maneggiare la farina, setacciarla e ridurla ad un panetto. La pasta è presto fatta. Mi accorgo che in frigo, oltre alla marmellata di albicocche che ho  deciso di usare, ne ho anche un mezzo vasetto di frutti rossi; non riesco a resistere alla tentazione di aggiungerne un  cucchiaio a quella di albicocche. Ammetto che è stata un’idea indovinata: il sapore delle due marmellate con le pesche lega benissimo.  




Pasta frolla
Anche la pasta frolla è un impasto di base. Le preparazioni con questa pasta sono infinite: le crostate come quella che andremo a preparare, le tartellette dolci o, togliendo lo zucchero o solo diminuendolo, salate, fondi per torte decorate, i biscotti di ogni tipo con aggiunta di frutta secca; è sempre lei la regina.
Molti trovano difficoltà a prepararla e dicono: “Si straccia!”, o “Diventa troppo collosa!”, o “È troppo compatta!”. Il segreto, se di segreto si vuole parlare, è impastare la farina con i liquidi il minor tempo possibile in modo da non permettere al glutine di formare una maglia glutinica (appunto) resistente. Questo si ottiene, o perlomeno io procedo in questo modo,  impastando prima i prodotti che contengono liquidi e poi in ultimo aggiungendoli alla farina. Non esiste una sola  ricetta per la pasta frolla, ma per ogni preparazione è possibile creare una combinazione tra gli ingredienti tale da poter rendere unica la pasta che si sta preparando; l’importante è che risulti sempre friabile, non dura, non compatta e non tenace.
Il burro è il responsabile principale della tipica friabilità della pasta. Io evito la margarina, perché spesso contiene grassi idrogenati.
Anche le uova hanno la loro importanza. Se si utilizzano solo tuorli la pasta risulterà meno croccante, più friabile e più soffice. L’albume rende l’impasto più croccante, più duro e meno friabile. Va ricordato che sono le uova l’elemento che apporta la maggior quantità di liquido all'impasto.
Di basilare importanza risulta la farina che deve essere una farina debole: sono da evitare le farine per panificazione e la Manitoba, che sono farine forti.

domenica 21 luglio 2013

Orata al forno con patate

È risaputo che un sapore, un odore non lo dimentichi più; ciò significa non dimenticare un avvenimento ad essi associato; ed ad essere sincera devo assolutamente concordare con questa tesi. Per me cucinare questo piatto di  pesce è rivivere una giornata fantastica con due nostri amici. Ci hanno invitati a pranzo ed ad accoglierci c’era tutta la loro allegra ed accogliente famiglia, come dimenticare le allegre ore trascorse insieme.

A favore di questo piatto va anche la praticità di consumazione dello stesso. Che dire ci sono anche i pigroni che preferiscono non mangiare il pesce se lo devono anche spinare, qui non si corre il rischio, il lavoro lo fa tutto la cuoca che prepara o il “favoloso” pescivendolo che si propone di pulire e sfilettare il pesce, e tu per non fare un torto a così gentile richiesta ti presti a privarti dell’ingrato compito di pulire e sfilettare il pesce.

Se si parla di pesce non si può far a meno di immaginare un azzurro e invitante mare. Questa volta voglio proporvi  il mio mare, “mio” perché da anni ormai è la meta di ogni estate, dove poter affogare la calura e godere di ore rilassanti accarezzati dai raggi del sole e lambiti dalle onde, piccole piccole.

Spiaggia Marina di Ginosa






Orata al forno con patate


3 grosse orate ( +/-  400 gr. una)
6 patate medie crude
Olio di oliva extravergine
Prezzemolo
Capperi,
aglio, sale

lunedì 15 luglio 2013

Spaghetti al sugo di peperoni al salto


Questa ricetta mi è capitata tra le mani nel modo più inaspettato. Mi trovavo per caso a casa della mia amica Elvira e mi dice che deve preparare una ricetta davvero buona con i peperoni. Appena sento parlare di peperoni (io li adoro), mi metto al suo fianco e non perdo un solo passaggio della ricetta: per fortuna è una ricetta breve altrimenti non so come sarebbe finita 

Appena tornata butto giù la ricetta e mi ripropongo di provarla al più presto. Ed al più presto è stato, il giorno dopo avevo i miei bei peperoni pronti sul tavolo pronti per essere tagliati a listarelle.


A casa sono stati tutti soddisfatti del risultato ed io della mia memoria
                                 



Spaghetti al sugo di peperone al salto (dosi per 4 p.)


3 bei peperoni
1 spicchio d’aglio
280 gr di spaghetti *
3 cucchiai di olio
1 cucchiaino di dado vegetale*
Pepe
Erbe cipollina

Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o riportare la scritta "senza glutine"

Taglio i peperoni a listarelle sottili e lunghe circa 5 cm .
In una padella, che possa poi contenere anche la pasta, metto l’aglio e l’olio e lo faccio appena imbiondire. Aggiungo i peperoni puliti e tagliati a listarelle.

Peperoni a listarelle

Li faccio rosolare per 10 min., nel frattempo unisco l’erba cipollina, il pepe e il dado. Faccio ben insaporire.




Lesso molto al dente la pasta e la unisco ai peperoni, ma ne conservo l’acqua di cottura.

Faccio saltare, continuando la cottura e quando appena la salsa si asciuga aggiungo un mestolino di acqua di cottura della pasta che ho conservato; tutto ciò fino a completa cottura degli spaghetti.

Questi spaghetti sono ottimi appena preparati, ma non perdono il loro carattere anche da tiepidi.


Alla prossima
Ciao

venerdì 12 luglio 2013

Linguine con pesto alla siciliana


Mattinata al mare, cosa preparare per pranzo? Velocemente decidiamo per una fresca caprese; nessuna preoccupazione, al ritorno mi fermerò in latteria per comperare le mozzarelle, i pomodori ce li ho già, il basilico cresce bene sul balcone, non mi occorre niente altro. 
Non ho fatto i conti con la latteria che proprio oggi mi propone un bel fresco fuscello di ricotta di pecora. Il cambiamento di menù è immediato, si prepara il pesto alla siciliana. 
Mi trovo in casa le linguine, è andata anche per quelle, anche se  preferisco i classici spaghetti.
Mentre il resto della famiglia si alterna sotto la doccia il pesto e fatto.  
È una ricetta veloce, in particolare se si usa un robot da cucina. Io preferisco, per questa preparazione, quello piccolo in modo da poter utilizzare anche piccole quantità.

Incomincio con la raccolta delle foglie di basilico, aggiungo anche qualche cima fiorita che divido con i miei amici cardellini che ormai da qualche anno sono miei assidui ospiti.
Basilico e cardellini






Mentre cucino, il tempo è drasticamente cambiato, la giornata di sole si è trasformata in un temporale con un bel cielo grigio, ma si sa qui i temporali durano poco e fra pochissimo ritornerà il sole.





Pesto alla siciliana   


Ingredienti :
250 gr pomodori
200 gr ricotta di pecora
1 noce
20 mandorle
un bel mazzetto di basilico
1 spicchio d’aglio
olio di oliva extravergine
sale
un cucchiaio di pecorino (non è siciliano ma ci accontentiamo)


Linguine con pesto alla siciliana (dosi per 4 p.)

300 gr. linguine o spaghetti (spaghetti e linguine, come tutta la pasta di grano contengono glutine quindi a rischio per i celiaci; volendo avere una ricetta  completamente priva di glutine usare pasta garantita dalla spiga sbarrata o dalla scritta "senza glutine")
Pesto ottenuto con le dosi date sopra.


Lavo e asciugo il basilico.
Lavo e sbuccio i pomodori. 





Per pelare i pomodori li metto in acqua bollente per circa 25 secondi (ne metto a scaldare sempre solo 3 per evitare che l’acqua si raffreddi troppo






Trascorso il tempo li scolo e li tuffo in una ciotola di acqua fredda e ghiaccio. La pelle si staccherà molto facilmente evitando di eliminare la polpa sottostante.

martedì 9 luglio 2013

COME TAGLIARE IL PAN DI SPAGNA

Dopo aver preparato il nostro pan di spagna, per poter ottenere la torta che desideriamo, (volendo ce lo possiamo mangiare così com'è), lo dobbiamo farcire; quindi lo dobbiamo tagliare. La cosa è abbastanza semplice.
Ci sono due metodi, almeno io ne conosco solo due, mai dare per scontato qualcosa:

Primo metodo


Taglio del pan di spagna con coltello



Posizionare il pan di spagna su un piano tenere la mano sinistra (se non si è mancini) sulla torta e con un lungo coltello seghettato (non  eccessivamente) tagliare la fetta che ci interessa, ruotando con la mano sinistra intanto che il coltello taglia.

Secondo metodo
Taglio del pan di spagna con il filo





Sempre posizionando la torta su un piano, incidere con un coltello il fianco della torta dove si vuole tagliare, poi con un filo di nylon o anche con del filo interdentale (quello forse lo abbiamo tutti in casa) avvolgiamo la torta inserendo il filo nel taglio che abbiamo praticato sul fianco della torta,




 stringiamo e la torta si taglia in modo uniforme.



Alla prossima

Ciao

sabato 6 luglio 2013

Pan di Spagna

E' in corso d'opera una nuova torta, una ennesima torta che scandisce le occasioni speciali, ma prima di avere il risultato finale tanto atteso da tutti occorre procedere con i preliminari:  la prima base, il pan di spagna




PAN DI SPAGNA







Il pan di spagna è la classica preparazione di base, con la quale si possono realizzare un’infinità di preparazioni, dalla classica torta decorata a dolci in coppa, accompagnato da gelato e frutta, cosa dire le combinazioni sono infinite, basta dare sfogo alla creatività.
Proprio perché è una base ho pensato di proporla con una sequenza fotografica che evidenzia i passaggi essenziali della ricetta.
Teoricamente la preparazione non presenta eclatanti difficoltà, però come è da tutti risaputo quando ci sono pochi ingredienti è il caso di prestare la massima attenzione.
Ho usato una teglia diametro 26.

INGREDIENTI:
4 uova grosse (circa 250 gr.)
160 gr. Zucchero semolato
160 gr. Farina OO
20 gr. frumina, o amido di mais, o fecola di patate (amido)
Un pizzico di sale

Accendere il forno a 180°.
Imburrare ed infarinare la teglia.




 In un pentolino metto le uova intere e lo zucchero: pongo sul fuoco e, con una frusta,  amalgamo bene lo  zucchero alle uova.





Continuando a mescolare faccio arrivare ad una temperatura di 45°,

venerdì 5 luglio 2013

POLENTA



Lago di Como
                                           

Il primo post è dedicato al mio paese natale, su lago di Como, ed in particolare ai miei nonni che caratterizzavano le vacanze estive. 
Sulla loro tavola era onnipresente una bella polenta fumante. I contorni (che poi contorni non erano ma dei veri e propri secondi piatti) erano tra i più vari ma la polenta era sempre la protagonista incontrastata del pranzo. 
La polenta non era solo un piatto da portare in tavola ma un rituale che la nonna portava avanti da sempre; la scelta della legna giusta, più profumata che l' avrebbe aromatizzata; la cottura sul fuoco della cucina di ghisa a legna, nel paiolo ormai annerito, sempre rimestando con il  bastone di legno dedicato solo alla polenta. 
La crosticina croccante che si formava ai bordi del paiolo veniva regolarmente staccata e data a noi piccoli. 
In attesa del pranzo, la nonna preparava per ciascuno, una ciotola di latte in cui metteva una cucchiaiata di polenta caldissima ormai quasi pronta: Il latte si scaldava e noi, attente a non scottarci con la polenta ancora calda, la mangiavamo come fosse un antipasto. Non ricordo d'aver più mangiato polenta e latte così buona.  Probabilmente non dipendeva né dalla polenta né dal latte ma solo dal momento.
Quando la nonna rovesciava la polenta sulla "basla o basleta come si diceva in famiglia" 
Basla - piatto per accogliere la polenta



                                             

(piatto tondo intrecciato) iniziava la festa, noi con il nostro piatto proteso che aspettavamo la nostra fetta e ciò che la accompagnava. 
Il nonno Paolo, ottimo pescatore, non ci faceva mai mancare i pesit, che la nonna Carolina cucinava in carpione o gli Agoni, che in estate salavano ed essiccavano al sole. Gli Agoni secchi, grigliati, sfilettati e conditi con olio, aceto e sale erano una delizia con la polenta.

                                                 


POLENTA 
               

Ingredienti:

500 gr farina di granturco ( 250 gr. Bramata e 250 gr. Fioretto)
1,5 l. acqua
sale

procedimento:

Occorrerebbe un paiolo di rame non stagnato, ma in alternativa una pentola che conduca bene il calore va benissimo e poi non è pensabile di rinunciare a una buona polenta solo perché non si ha un paiolo ad hoc. 
Farina di mais versata a pioggia e rimestata con frustino di legno



Nella pentola mettere a bollire l'acqua, aggiungere il sale appena accenna il bollore; quando bolle portare la pentola fuori dal fuoco e versare a pioggia la farina mescolando accuratamente per non far formare i "frati" cioè i grumi che difficilmente si riuscirà a eliminare durante la cottura. Attendere sempre rimestando alcuni secondi fuori dal fuoco, fino a quando tutta l'acqua sia stata assorbita, quindi riporre sul fuoco e incominciare a rimestare con il cucchiaio di legno dal basso verso l'alto rigirando sempre la massa. Procedere sempre nello stesso verso. 


Polenta "tarata", cioè rimestata

Continuare la cottura per circa un'ora, o fino a quando si vede la polenta staccarsi dalle pareti della pentola. Ottimo è quando si riesce a preparare la polenta ed ottenere che anche la crosta si stacchi facilmente dalla pentola. Non sempre c'è dato di riuscirci, ma quando questo accade è festa perché la crosticina è terribilmente buona da sgranocchiare.
Raccogliere bene la polenta e rovesciare la pentola sulla basla in modo da farci cadere sopra la polenta. 

Abbinarla con salsicce al sugo o un salmì; la pucia (il sughetto) è di rigore per poter intingere (appunto puciare) la polenta.


Ho deciso, di aggiungere questa postilla per tutti coloro che desiderano preparare la polenta e incorrono in questi problemini che possono facilmente essere risolti in poche brevi mosse. 

Se la polenta dovesse essere troppo dura si scalda in un pentolino dell'acqua e la si aggiunge gradatamente, versandola lungo il bordo della pentola, dopo aver formato un buchetto nella polenta, e rimestando per farla assorbire.
Se invece è troppo lenta aggiungere altra farina sulla superficie, facendo attenzione ad incorporarla senza creare grumi . Si aggiunge farina fino a quando la consistenza è decisamente più solida; bisogna tenere presente però che la cottura deve continuare per cuocere anche la nuova farina e che nel frattempo altra acqua evaporerà nella cottura.
Se il sale è poco, diluire la quantità necessaria in poca acqua calda e versare il tutto sul bordo della pentola, amalgamare e portare a cottura.
Se è troppo salata, purtroppo non ho un rimedio. 


Con questa ricetta partecipo al Giveway di Cardamomo & Co.

Alla prossima

Ciao

giovedì 4 luglio 2013

Benvenuti!

Dopo aver a lungo tentennato, iniziato e tornata indietro, eccomi qui con il mio bagaglio di ricette e di esperienze maturate giorno dopo giorno.

Grazie allo stimolo e agli apprezzamenti dei miei amici e amiche, ho deciso di propormi qui sul web, confidando d'essere in qualche modo d'aiuto o di ispirazione per coloro che vorranno leggermi.

Basilico in vaso


A presto risentirci
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